2 Luglio, 2025*
I buoni pasto sono uno dei benefit più apprezzati e richiesti dai lavoratori italiani, un vantaggio che aumenta il potere d'acquisto e migliora la qualità della vita quotidiana. Se la tua azienda non li offre ancora, potresti pensare che non ci sia nulla da fare. In realtà, proporre l'introduzione dei buoni pasto al tuo datore di lavoro è un'iniziativa che, se presentata nel modo giusto, può portare a risultati positivi per tutti.
Questa guida ti fornirà consigli pratici e argomentazioni efficaci su come chiedere i buoni pasto in azienda, trasformando una tua richiesta in una proposta vantaggiosa anche per il tuo datore di lavoro.
Chiedere un nuovo benefit non è come chiedere un semplice aumento. Richiede un approccio più strategico. Invece di presentare la richiesta solo come un tuo desiderio personale, devi prepararti a illustrarla come una strategia *win-win*, ovvero una soluzione che porta vantaggi concreti sia a te e ai tuoi colleghi, sia all'azienda stessa. Una proposta ben argomentata ha molte più probabilità di essere ascoltata e accolta.
La tua richiesta avrà molta più forza se non sarà individuale, ma collettiva.
Sondare l'interesse comune
Parla con i tuoi colleghi in modo informale durante una pausa caffè o un pranzo. Spiega loro i vantaggi dei buoni pasto (specialmente quelli elettronici) e chiedi se sarebbero interessati. È molto probabile che la risposta sia un "sì" entusiasta.
Presentare una richiesta corale
Una volta che hai verificato che l'interesse è diffuso, potete decidere di procedere insieme. Una lettera firmata da più dipendenti o una richiesta presentata da un portavoce del gruppo al reparto HR o alla direzione ha un peso specifico molto maggiore di una richiesta singola. Dimostra che non si tratta di un capriccio, ma di un'esigenza sentita da tutto il team.
Questo è il passaggio più importante. Devi prepararti a spiegare perché i buoni pasto sono una buona idea per l'azienda. Concentrati sui vantaggi per il datore di lavoro.
Argomento 1: L'enorme vantaggio fiscale
Questa è la leva più potente. Spiega che i buoni pasto non sono come un aumento in busta paga. Illustra che:
* Il loro costo è 100% deducibile per l'azienda.
* L'IVA sull'acquisto (al 4%) è completamente detraibile.
* Soprattutto, sul valore dei buoni pasto elettronici (fino a 8€) l'azienda non paga contributi INPS.
Argomento 2: L'impatto positivo su produttività e morale
Spiega che i buoni pasto non sono solo un costo, ma un investimento sul capitale umano.
* Aumento della motivazione: Un team che si sente valorizzato e supportato è un team più motivato e ingaggiato.
* Miglioramento del benessere: Incentivare una pausa pranzo di qualità aiuta a ridurre lo stress e a migliorare la concentrazione nel pomeriggio.
* Rafforzamento del clima aziendale: Un benefit apprezzato da tutti contribuisce a creare un ambiente di lavoro più positivo.
Argomento 3: La competitività sul mercato del lavoro (Employer Branding)
Sottolinea che, nel 2025, i buoni pasto sono uno standard di mercato.
* Attrarre nuovi talenti: "Molte aziende nostre concorrenti offrono già i buoni pasto. Aggiungerli al nostro pacchetto di welfare ci renderebbe più attrattivi per i nuovi candidati."
* Trattenere i talenti esistenti (retention): "Questo benefit aumenterebbe la nostra soddisfazione e la nostra lealtà verso l'azienda, contribuendo a ridurre il turnover."
Non limitarti a chiedere i buoni pasto in generale. Proponi una soluzione specifica che sia vantaggiosa anche nella gestione.
Perché proporre Satispay:
* "È una soluzione 100% digitale, quindi per l'azienda non c'è nessuna burocrazia": Sottolinea che non ci saranno carnet da distribuire o pratiche complesse. La gestione è semplice e veloce tramite un portale online.
* "Molti di noi già usano l'app Satispay": Questo abbatte i tempi di adozione e dimostra che è uno strumento gradito.
* "È una scelta moderna e sostenibile": L'assenza di carta e plastica è un valore aggiunto che qualifica l'immagine dell'azienda.
* Scegli il canale giusto: A seconda della dimensione e della cultura della tua azienda, potresti chiedere un incontro con il tuo diretto superiore, con il responsabile HR o direttamente con la direzione.
* Prepara un breve documento: Metti per iscritto le tue argomentazioni in modo chiaro e sintetico. Un piccolo "business case" di una pagina può essere molto più efficace di una semplice richiesta verbale.
* Mantieni un tono propositivo e collaborativo: Presenta la richiesta non come una pretesa, ma come un suggerimento costruttivo per il bene comune, dimostrando di aver considerato anche il punto di vista e i vantaggi per l'azienda.
Chiedere i buoni pasto al tuo datore di lavoro può sembrare un passo audace, ma se fatto con preparazione, spirito di squadra e con le giuste argomentazioni, può trasformarsi in un'opportunità di crescita e miglioramento per tutta l'azienda. Dimostrando di aver compreso i notevoli vantaggi fiscali e strategici che soluzioni come Satispay offrono all'impresa, non sarai più visto come qualcuno che "chiede", ma come un collaboratore proattivo che propone soluzioni intelligenti. E molto spesso, sono proprio queste le iniziative che vengono premiate.
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